martedì 29 maggio 2012

Giorno per giorno

Oggi abbiamo imparato due cose:
1. Chi è già stato in Giappone avrà notato che nelle stazioni della metropolitana ci sono immancabilmente le macchinette per le ricariche della card. Ecco, fino ad ora con Matteo avevamo pensato che dietro ci fossero solo dei computer automatici che svolgono tutto il lavoro. 
Oggi un biglietto da mille yen si è improvvisamente incastrato nell'ingranaggio esterno facendo un rumoraccio, tempo di un battito di ciglia e uno sportellino piccolissimo si è aperto accanto allo schermo e ne è uscito fuori il faccione di quello che abbiamo scoperto essere l'addetto a tali aggeggi. Il faccione ha borbottato qualcosa circa l'aspettare un attimo ed è scomparso, Matteo impassibile, io con l'i-pod già in mano per documentare la scoperta. Dopo un altro battito di ciglia ecco una mano sporgersi dal finestrino reggendo un biglietto d mille yen, reinserisca per favore gentile cliente, arrivederci, chiuso lo sportellino e il lavoratore misterioso si è dissolto. Ha decisamente vinto il premio uomo dell'anno.
今日はマッテオと二つの事を発見した。
1。新宿駅でチャージをしながら切符販売機からへんな音が出た。千円札がマシンで立ち往生された。すぐ切符販売機のとなりのちっちゃいドアが開けて、係員が出た、本当にびっくりした!これは何の仕事ですか!


2. Anche i gatti conoscono la segnaletica stradale. Accanto al Sunshine City Building c'è un piccolo parchetto abitato da randagi che vengono riforniti quotidianamente di croccantini e altre delizie da un sacco di gente. Facendosi le loro passeggiatine serali i mici sconfinano oltre uno stradone abbastanza frequentato ma hanno l'accortezza di aspettare il verde.  
2。東京の猫は交通信号をわかる!サンシャインのとなりの公園の猫が緑色ライトの時だけ道を渡る。。。頭がいいね!

lunedì 28 maggio 2012

Che barba, che noia!

Non vi immaginate quanto io non voglia scrivere questo post: è qualcosa come due settimane, facciamo un mese va!, che mi dico che sarebbe anche l'ora di informarvi.
Il fattaccio è che tra una settimana ce ne ritorniamo in Italia, con valige stracariche, pacchi spediti via nave e tutto il corredo di baci e abbracci agli amici e addii temporanei a strade e localini frequentati in tutto questo tempo.
A dire il vero per un soggiorno che sarebbe dovuto durare sei mesi e che poi si è prolungato in un anno non ci sarebbe da lamentarsi, il problema è che a parte parenti e amici, il prosciutto e la schiacciata, a noi dell'Italia ci manca davvero poco. Facciamo niente.
In questo anno mi sono trasformata in un procione: esco alle due di notte vestita come mi capita, spavento i commessi dei kombini mentre arraffo qualche schifezza dagli scaffali e mi rintano di nuovo a casa magari allungando un po la strada per passare in un vicolino ancora inesplorato. Ormai con Matteo conosciamo tutti i poveri commessi di Denny's che fanno il turno notturno e abbiamo ingurgitato più pancake di un americano medio.
In questo anno poi ci sono sorte manie da otaku, Matteo ha iniziato a sbavare seriamente tutte le volte che guarda le action figure della Figma, io mi sono presa una cotta per i lavoratori stradali giapponesi e per le cabine telefoniche che non manco mai di immortalare e da vera coppietta condividiamo un amore folle per Kyari Pamyu Pamyu (voi non lo sapete ma questa donna un giorno governerà il mondo).
Tremo al pensiero dei lavori stradali interminabili italioti e al coprifuoco che impone che dopo le nove non esistano supermercati aperti per i poveri cretini che per un motivo o per l'altro hanno bisogno di procacciarsi del cibo. Tremo per tutti quei cretini che so che al mio ritorno mi chiederanno quanto sono stata male in "Cina" e mi faranno una delle classiche battutine, salaci secondo loro, del genere "Via, ma non sei contenta di essere ritornata? Ora ti si fa noi qualcosa di buono da mangiare!". Non ho ancora capito per quale motivo sia perseguibile penalmente uccidere questi idioti con un sacchetto della Coop.
Detto questo, siamo delle persone distrutte…almeno fino a quando Matteo non ha trovato un paio di video che sono fortemente convinta mi salveranno la vita un tot di volte dopo il ritorno, e che soprattutto la salveranno ai sopra citati cretini.

 p.s. trattasi delle ballerine di Kyari Pamyu Pamyu e vi dico subito che se vi siete innamorati come me di quella in viola, è un ragazzino!
 Detto questo vi assicuro che anche dopo il ritorno continuerò a postare un bel po di roba, molto probabilmente molta di più di quella che avete visto finora…perché sono pigra e negli ultimi mesi ho deciso di godermi tutto il tempo a disposizione quindi un sacco di materiale mi si è accumulato nell'hard disk.  Molto probabilmente non riuscirò a smaltirlo tutto per un bel po di tempo, ci sta che faccia in tempo a ritornare in Giappone prima che questo accada.
ブログのポストが日本語でも書きましょ!確かにたくさんの間違いする。でも、友達に日本語で書いたほうがいいと言われたから。みなさんこのために今から私たちの愛あまりを直しておねがいします!
あと一週間。。。こんどの月曜日マッテオとイタリアに帰る。。。たくさん事をしたい、見たい、食べたいけど時間がない。
今年日本の生活に慣れた。午前二時にコンビニへ行って、メトロに乗って、なっとを食べて、RoobikHouseの友達と楽しんで。。。ソッリソのスタフも本当に優しかった。もらったのプレセントが確かにイタリアで使います!イタリアに帰ったら寂しそう!
みなさんありがとうございました! また来年ね!

lunedì 21 maggio 2012

Astro Boy worshipping

Mettendo a posto in questi giorni mi sono accorta che in quest'ultimo anno ho accumulato un po' di gadget e roba varia riguardante Astro Boy (se non sapete di cosa sto parlando vergognatevi, siete delle persone male!).
Fronte, retro e contenuto di una busta speciale in vendita qualche tempo fa nei Family Mart a tema Tezuka (busta corredata da dolcetti vari bellamente ignorati).
Il porta penne del secolo, accattato in un negozio di oggettistica varia e disparata su Takeshita Dori .
Della serie "Adoro Jimboucho" e il festival della cultura, occasione in cui mi sono ritrovata tra le mani questo gioiellino. Trattasi di paper work (o paper toy?) solo a tema Tezuka... non aspetto altro che di ritornare in Italia per montarli in modo permanente e fuori dalla portata di valige killer.
Mai capito che cosa dovesse sponsorizzare questo volantino, il che non gli ha certo impedito di campeggiare nel mio appartamento come unica cosa degna di essere mostrata ad eventuali sfortunati ospiti. P.s. se riuscissi a trovare anche questi splendori vintage sarei una donna giuliva.

venerdì 18 maggio 2012

Lee Bul al Mori Art Museum

Roppongi per me ha pochissimi punti di interesse, principalmente per il fatto che è considerata da tutti i tokyoiti come il punto di aggregazione degli "stranieri" e offre per la maggior parte locali notturni. Il Mori Art Museum però è tutta un'altra cosa. Decisamente un'altra cosa. Se siete appassionati di arte moderna e di architettura, di design e delle mostre fatte davvero bene, fateci una capatina, anche solo per ammirare la vista che si gode dalla cima. Nelle quattro volte che ci sono capitata ho sempre visitato mostre di artisti sconosciuti (a me che sono ignorante, non che siano dei novellini loro!) ma sono state delle esperienze davvero interessanti e in più di un caso hanno creato interesse sia in me che in Matteo. Tre anni fa mi sono divertita come ad un parco giochi alla mostra di Ai Weiwei, ho sbavato letteralmente sui modellini che ricostruivano l'Expo di Osaka (si, quell'Expo!) e qualche giorno fa ho preso in un colpo solo la mostra di One Piece e quella dell'artista sud coreana Lee Bul. A parte il fatto che mi rode sempre non poter far foto alle mostre, in questa occasione in particolare mi schiumava la bocca! Vi risparmio il videorisoluzionecacca fatto di sgamissimo all'istallazione video che avrò obbligato Matteo a vedere almeno tre volte, a voi la visione via Google di tutte le sculture. p.s. se siete a Tokyo in questo periodo o vi capiterà di esserci prima che la mostra chiuda, consiglio caldamente, anche perché in onore a One Piece al ristorante in cima al grattacielo vengono serviti pasti in stile con tanto di cosciotto enorme!

I quartieri di Tokyo, quelli veri

Prendete un europeo, portatelo a Tokyo e ditegli di farsi una passeggiata per i quartieri residenziali pieni di casette che si spalmano tra i grandi centri cittadini come Shinjuku, Akihabara ecc... e poi chiedetegli quali sono le cose che lo hanno colpito di più. Sono sicura che una delle prime cose menzionate sarebbe il silenzio, l'ordine e la sensazione di non trovarsi effettivamente nel centro di una delle più grandi metropoli del mondo. A pensarci un altro pò però l'europeo vi direbbe delle cose un pò strane, ad esempio che ci sono un sacco di case abbandonate da moltissimi anni che svettano tra villette familiari molto curate, l'edera che avvolge tutto, parti dell'edificio coperte di ruggine, a volte pile di posta ingiallita vicino ad uno scalino, una bicicletta rossa che sbuca dai rovi.
A chiederlo ad un giapponese le uniche risposte che mi sono state date sul fenomeno è che molto probabilmente qualcuno è morto in quella casa e quindi la proprietà diventa in un certo senso invendibile per il semplice fatto che molti dei possibili acquirenti vengono scoraggiati in base a banale scaramanzia. Tra parentesi, non immaginatevi scene tipo "E' stata uccisa l'intera famiglia da un pazzo omicida" ecc..., più semplicemente si tratta di morti naturali di anziani. Oppure mi immagino che spesso alla morte del proprietario non ci sia un erede, oppure che l'attuale proprietario abiti molto lontano e se ne freghi di quella casa tanto lontana. Insomma, fatto stà che ce ne sono moltissime di queste case e che contribuiscono certamente a rendere una passeggiata per questi quartieri quantomeno interessante. p.s. per quanto riguarda la scaramanzia mi è parso di capire che i giapponesi la sentano veramente molto di più di un semplice italiano. Me ne sono resa conto personalmente quando alla notizia che la casa dove abitavo a Firenze fosse stata costruita nel 1700 moltissime persone mi abbiano chiesto tra il serio e il faceto se non avessi avuto paura dei fantasmi. Sempre lo stesso europeo magari vi riferirà ridicchiando che moltissimi sottoscala esterni siano visti dai giapponesi come una specie di soffitta all'aperto: cumuli di giornali vecchi, muri di scatoloni e i più disparati oggetti, anche vecchie pentole, tutto ammucchiato nell'ordine più maniacale oppure ammassato alla buona.
Poi ci sono i cimiteri, senza muri che li recintino e con una parvenza di quiete e di serenità che manca direi a quelli nostrani. Non mi sono messa certo a fare il tour guidato però i due nei quali mi è capitato di imbattermi avevano entrambi moltissimo verde, un sacco di alberi come ciliegi o peschi pronti a sbocciare e quell'idea generale che un cimitero non è un luogo completamente staccato dalla vita quotidiana di chiunque. E poi fa sorridere vedere come parenti o amici spesso lascino lattine di birra o alcol ai propri defunti, magari a memoria di una loro passata passione per l'alcol.

giovedì 17 maggio 2012

Giramenti di...

In questi giorni scommetto che abbiamo condiviso un generale e grandissimo giramento di..., voi perché nell'ultimo post l'immagine che ho caricato è grande come una caccola, io perché della grandezza della suddetta immagine mi sono accorta solo due giorni dopo e ho passato gli ultimi giorni a tentare di combattere contro la mia deficienza congenita verso i pc e l'agonia del mio laptop. Dopo smoccolamenti vari, prove di respirazione bocca a bocca e riti voodoo indirizzati ai creatori di Blogo, ho compiuto l'atto estremo: sono andata da Big Camera e mi sono accattata un nuovo pc dopo ben sei anni di relazione stretta amore/odio con il bastardo precedente. Ho riposto tutte le mie speranze su N.3 ma salta fuori che Lion (sistema operativo Mac) non ne vuol nemmeno sentir parlare di Blogo... gli adepti della mela luminosa devono soffrire ogni giorno per la loro vena main stream, soprattutto quelli che vogliono mettere immagini molto grandi sui propri blog! L'unica mia speranza ora è riposta in quell'essere che è il mio consorte e nella sua capacità di fregarsene dei miei tribolamenti. Unica nota positiva: N.3 a differenza di N.2 pare tollerare il mio desiderio di scaricare le foto fatte con la mia Pentax quindi non potete capire la mia goduria nel poter finalmente visualizzare tutte le foto scattate negli ultimi sei mesi finalmente a schermo intero! Questo implica che riuscirò a condividere con voi un po di perle in cui mi sono imbattuta negli ultimi mesi senza dover per forza farvi soffrire come cani per la definizione delle foto fatte con il cellulare. Se volete potete comunque insultarmi liberamente nei commenti, giuro che non piango.

sabato 12 maggio 2012

Takaoyama atto primo

Stavolta vi presento una nuova sperimentazione di post. Ci ho tribolato sopra parecchio, praticamente ho passato mesi a sperimentare modi alternativi per proporvelo: ho fatto un vero e proprio album fotografico con tanto di disegnini e stickers, ho provato a fotografarlo pagina per pagina per poi modificarlo a photoshop ma niente. Sono passata alle scansioni vere e proprie ma anche quelle non andavano bene, d'altra parte l'unico modo sarebbe stato quello di proporvi immagini su immagini da caricare una per una e insomma... Alla fine mi sono risolta per lo stile da album ma ricreato direttamente a photoshop in versione immagine lunga a scorrimento. Come ho già detto è solo una sperimentazione quindi se è inguardabile stroncatemi le gambe subito per favore. Tema: trattasi di scampagnata su per il monte Takao fatta l'anno scorso a fine settembre. Ci sono poche cose da sapere: sul monte oltre a tutta una serie di templi non c'è praticamente altro, non si capisce perché ma ci sono banchetti di dango praticamente ovunque e impera l'immagine del tengu. Vi lascio alla lettura (cliccate sull'immagine per visualizzarla per intero). P.s. un grazie a chi ci ha portato sul monte Takao e un altro grazie grandissimo sempre alle stesse persone per essersi pazientemente trascinate me e Matteo su per tutta la salita mentre tentavamo di fotografare anche i lombrichi, chi ha tanta pazienza andrebbe fatto santo.