sabato 25 giugno 2011

Akihabara e Carmine-san


Giornata semi impegnativa oggi: giro ad Akihabara per cercare i vari adattatori per l'attrezzatura di Matteo (e per fare anche un giretto per negozi), dormitina pomeridiana (come i vecchietti) e cena al ristorante italiano Da Carmine.
Essendo sabato Akihabara era comprensibilmente affollata di nerd e otaku vari, gaijin curiosi e ragazzine vestite da maiden che tentano di adescarti, a te e il tuo fidanzato...mah!
Immancabili le visite ai cunicoli zeppi di qualsiasi componente elettronico, radioline, cavi e chi più ne ha più ne metta e al famigerato negozio di retro gaming Super Potato.


Pranzo ad una delle tante catene di fast food japanese-style, veloce, economico e buonissimo. Oggi abbiamo optato per udon con vari condimenti (per una spesa di 400 yen a testa).


Dopo essere tornati sfiancati dalla folla oceanica del sabato pomeriggio, riposati e docciati, ci siamo rimessi in marcia alla volta del ristorante italiano Da Carmine (stazione di Ushigome Kagurazawa) con Amuro-san e la sua ragazza facendo una delle cene più memorabili degli ultimi anni.
La cibo di per se era molto buono ma non certo il migliore in assoluto, quello che ha fatto guadagnare all'esperienza è stato però il vino e il piatto pantagruelico di dolci.
Tanto per rendervi un'idea non starò nemmeno a tentare di descriverlo, credo bastino le immagini.


(un Frescobaldi 2007 gente, mica male!)


I più acuti di voi avranno notato la piccola decorazione al cioccolato sul piatto, vi voglio rassicurare: non è la vostra immaginazione, è proprio la riproduzione di una faccia, nello specifico quella del tanto menzionato Carmine eseguita con maestria dallo chef del ristorante (giapponese abilissimo nei giochi di parole sconci, istruito nell'arte culinaria a Montevarchi).
Salutati un Amuro particolarmente sciolto dalla birra/aperitivo, la bottiglia di vino e una grappa Sassicaia e la sua fidanzata traballante sui tacchi, siamo ritornati a casa.
Programma di domani: giro in solitaria per Harajuku alla ricerca del regalo di compleanno posticipato di Matteo.


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