sabato 2 luglio 2011

Girare a vuoto dà soddisfazioni

Scegliere vie a caso è secondo me la miglior tattica per trovare cose interessanti in Giappone.
Se il normale residente di Tokyo 99 volte su 100 non sa che cosa ci sia tra una fermata e l'altra della metropolitana, non è detto che questa sia una strategia buona per ogni tipo di persona.
Girare e rigirare sempre per le solite vie a lungo andare stanca e si rischia di perdersi quello che è il vivere giornaliero e i piccoli scorci da cartolina che si trovano magari due vie dietro alla facciata scintillante e caotica del centro.
Insomma, perdersi fa bene!
In più bisogna tener di conto che spesso ci sono molte più cose "dietro" o "sopra" che davanti.
Per fare un piccolo esempio basti pensare a tutti i locali e ristoranti che si trovano nei piani alti degli edifici: dalla strada spesso non si vede un bel niente a parte qualche insegna ed entrarci dà una sorta di timore da scoperta, non sai mai cosa si cela dietro a quella porta. Invece, esperienza insegna, andare ad intuito può portare a piacevoli scoperte, ambienti accoglienti e familiari, camerieri gentili e buona cucina.
Non vi spaventate se dovete seguire il solerte cameriere per scale ripide che scendono nell'ignoto, fidatevi di lui come dei novelli Dante con il loro Virgilio orientale.


Stessa cosa vale per le viuzze residenziali: strade silenziosissime dove incrocerete giapponesi stupiti che baldi esploratori occidentali si siano spinti così addentro alla selva oscura.
Casalinghe di ritorno dalla spesa, madri con figli, studentesse in bici, vecchietti che si fanno la loro abituale passeggiatina serale, tutti vi guarderanno con un misto di stupore e ribrezzo curiosità.
Ecco i frutti della photo/discovery/walk di oggi


P.s. l'angolo abbuffata di oggi vi riserva solo dolci (Ema sarebbe fiero di me!)


la torta perfetta di Pronto Cafè, continuo a sospettare che le taglino con il laser i maledetti!


il pancake della mezzanotte (altro che spaghettate notturne, i giapponesi ci battono sulla linea di partenza)


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