lunedì 4 luglio 2011

Parco di Kichijoji: la riscoperta dell'uomo che è in ognuno di noi

Domenica che si fa a Tokyo?
Ma naturalmente si va a sbiaccarsi in un qualsiasi parco della città! E se la suddetta città non offre abbastanza per voi allora potete prendere la Chuo Line per Mitaka e scendere nel quartiere di Kichijoji, che ospita il parco di Inokashira.


Famoso anche per essere una delle ambientazioni del manga G.T.O. e del museo Ghibli, Kichijoji è un quartiere atipico nel satellite tokyoita: più rilassato e meno commerciale, è il ritrovo di molti giovani artisti e meta del weekend per le famiglie che si vogliono prendere un break dal caos cittadino.
Il parco poi ospita svariate attrazioni per il turista, dallo zoo al giro sul fiume con barchetta a noleggio.




L'ultima opzione è stata per noi particolarmente appetibile e non abbiamo esitato un secondo a fiondarci sul piccolo molo per accaparrarci per un'ora il piacere di sudare si, ma a pelo dell'acqua!
Le opzioni per il noleggio erano tre: pedalò semplice, pedalò cignato, ossia dalla stucchevole forma di cigno, e barchetta a remi. Ovviamente, come qualsiasi persona insana di mente e in piena crisi di autolesionismo, abbiamo preferito il virile sudare sotto il "sol levante" e i calli alle mani.
La sottoscritta è fiera di annunciarvi la stretta di mano con sputo, metaforica naturalmente, con la propria parte maschia, dato che, vista l'assoluta mancanza di abilità vogatoria di Matteo (che si giustifica di essere geneticamente incapace perché nato in collina), o vogava la donna, oppure si restava in balia della corrente.
Non vi dico che ilarità ciò ha scatenato nella popolazione aborigena...
Comunque guardate per credere:




ciò che avremmo dovuto prendere maledetti noi


Matteo che si rende utile come fotoreporter


pausa sotto le fresche frasche


granita giapponese alla ciliegia post-maschia sudata

Refrigerati, ci siamo diretti verso il piccolo tempio del parco, dedicato naturalmente all'acqua vista l'ubicazione.









Interessanti anche i personaggi che si possono vedere al parco di domenica, un mix di famiglie, coppie, residui hippie e giocolieri in erba. Il vincitore di questa domenica è sicuramente il sosia triste di Takeshi Kitano.


Angolo Abbuffata

Pranzo: pesceeee! Mi sono innamorata di questo locale, unica pecca: nelle comode caraffe sui tavoli non esiste l'opzione acqua, solo quel miscuglio inbevibile di caffè/thè/monetine-da-un-centesimo-sciolte.


(trattasi di fantastico letto di riso con mistone di tutto ciò che si può considerare marino)


(stessa cosa come sopra ma con polpa di granchio cotta)

Cena: carne alla griglia (again).


Vi lascio con il lancio di un futuro post di Matteo, che non so quando comparirà ma abbiate fede!


4 commenti:

  1. che bel post!! INVIDIAAA TANTAAAA *_* <3

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  2. @shinepowah grazie^^ c'ho messo 2 ore ad assemblarlo

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  3. L'autoscontro acquatico è rock!
    Ari

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  4. Da ex canottiere dilettante, ogni (rara) volta che vado li' prendo la barca a remi e mi diletto in acrobazie tra le strettoie delimitate dai rami bassi, inveendo contro i maledetti rematori della domenica che non guardano mai dove camminano (non c'entri niente, vedo che te la cavi benissimo).

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